Le aziende sentono internet come qualcosa di caotico, se va bene complesso, come qualche decennio fa poteva essere percepito il mondo dell’elettronica digitale.
In quel mercato, dove il migliore (davvero?) vinceva e si prendeva tutto (vedi VHS vs. Betamax e più recentemente BLU RAY vs. HD DVD), una strategia saggia poteva essere quella di attendere il vincitore. Ma oggi?…
Oggi le aziende affrontano internet con lo stesso spirito: aspettano.
Aspettano che da questa rissa di tecnologie e nuovi canali di comunicazione emerga un vincitore, che tutto si risolva, per poi fare la propria scelta.Il problema è che il modello è cambiato.
Dall’elettronica all’informatica, dai computer a internet, in poco tempo sono cambiati modi di comunicazione e comportamenti sociali.
Restare alla finestra non è più la strategia migliore.
Oggi l’unico effetto prodotto dall’attesa è il progressivo allontanamento dai propri clienti, che nel frattempo hanno imparato a comunicare in modo diverso e che soddisfano i propri bisogni seguendo più canali, vecchi e nuovi.
Questo discorso è valido sia per le aziende che hanno come mercato i privati (B2C) sia quelle che servono altre aziende (B2B).
Le prime impegnate a catturare l’attenzione di consumatori sempre più sfuggevoli e distratti (sarà vero?), le seconde impegnate nel trattenere o acquisire clienti che sono sempre più attenti ai costi, all’efficienza e ad una generale proattività nei loro confronti.
Bisogna cominciare a comprendere internet ed a conoscere gli strumenti che ne regolano il funzionamento.
Fare una selezione di quelli che potrebbero dare un contributo alla strategia aziendale e provare ad usarli.
Restare ad aspettare non risolverà una situazione che non cesserà di evolvere, ma aumenterà la distanza da chi oggi usa internet consapevolmente per migliorare i suoi affari.