Il telefono cellulare come sensore di prossimità

Cosa potremmo fare usando il cellulare come sensore di prossimità?
Recenti applicazioni mobili basate sulla localizzazione del dispositivo (vedi Foursquare, su cui tornerò presto) sottolineano alcuni usi, tipo mostrare ristoranti nelle vicinanze e valutazioni, pubblicità, notizie locali, eventi, dati di Wikipedia sugli edifici locali.

Queste funzionalità sono possibili utilizzando i dati di geo-localizzazione dal vostro iPhone o dispositivo Android, i dati provenienti da luoghi locali (ad esempio, gli indirizzi), i metadati dalle imprese (ad esempio, i prezzi del negozi locali) e dati di persone (ad esempio, i check-in degli utenti in Foursquare o Brightkite).

A tutto questo si potrebbero aggiungere i dati provenienti da sensori, spalancando l’avvento dell’internet delle cose.

ScenSor della DecaWave usa chip radio wireless che consentono applicazioni RTLS (Real Time Location Systems) di precisione. Nel concept video, le misurazioni della distanza sono usate per determinare la vicinanza e fare cose del tipo: disabilitare un laptop, trovare un orsacchiotto perduto, abilitare l’accesso in una stanza d’ospedale per un medico,  identificare un paziente e quindi scaricare la corretta cartella clinica, trovare una determinata merce in un supermercato.

Il luogo più probabile dove vedremo, nel breve tempo, l’uso dei dati provenienti da sensori è sulle nostre strade. Usando il telefono cellulare si potrebbe ottenere un aggiornamento in tempo reale delle condizioni del traffico attraverso sensori incorporati nella strada (applicazione ritenuta “la più interessante” anche dal 33% di coloro che attualmento “non usano applicazioni mobili” in un recente rapporto sull’utilizzo dell’internet mobile).

E ricordate che, siamo solo all’inizio.

FONTE: readwriteweb

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