jsDay 2017: Reazioni

Mercoledì 10 e giovedì 11 maggio 2017 si è tenuta la sesta edizione del  jsday . Subito siamo stati accolti dal tradizionale video-loop trollolol, che ci ha fatto sentire a nostro agio. Almeno per le prime 10 volte…

I Am good at javascript, I swear

Josè Aguinaga ha aperto con il Keynote. Già il titolo faceva sorridere perché è riuscito a cogliere appieno l’attuale “guerra” tra framework e tool e gli effetti che hanno sullo sviluppatore: la “Fear of Missing Out” e la conseguente “Javascript fatigue”, cioè l’enorme tempo di start-up che lo sviluppatore “deve” sostenere prima che possa lavorare effettivamente sull’applicazione. A tal proposito l’autore del keynote ha scritto un articolo.

Advanced TypeScript: elegant solutions to common problems

Titolo fuorviante: forse il tempo era limitato, ma non c’era nulla di “Advanced“. Per chi non lo sapesse Typescript è un linguaggio sviluppato da Microsoft. Questo linguaggio aggiunge funzionalità utili agli sviluppatori (soprattutto quelli provenienti da ambienti Microsoft), come lo Static Typing, cioè la possibilità di specificare il tipo di variabile (ad esempio stringa, booleano, decimale) e il sistema può avvertirti in tempo quando ci sono degli errori.

Building a serverless company with Node, React and the Serverless framework

Luciano Maminno ci ha illustrato come in planet9 Energy abbiano optato per una soluzione serverless, cioè “senza” server . Okay non proprio senza server: il server c’è ma non configuri e amministri tutto come in un server normale, chiaro?

Un sistema serverless, detto in parole povere, ti permettere di eseguire del codice sulla base di condizioni che si manifestano (pensatelo come un IF THIS THEN THAT). Questo ti permette di dedicarti al 100% al tuo codice, senza curarti di tutte le scartoffie da sysadmin.

I Think I know what you’re talking About But I’m Not Sure

Questo talk era proprio quello che ci voleva dopo una giornata intera di nozioni. Jennifer Wong ci ha riportati all’ABC del javascript, spiegandoci (e anche mostrandoci) quanto contorte siano alcune definizioni, con slide RICCHE di GIF e concetti, come il dynamic scoping e il lexical scoping.

JavaScript @ Uber

Dustin Whittle ha aperto il secondo giorno di conferenza, spiegandoci e illustrandoci il caso Uber: qui hanno implementato Javascript negli svariati stack, dividendo tutti i servizi in microservice, così da dividere i lavori dei team ad un unico scope e permettere uno sviluppo più fluido del proprio servizio.

In Uber lavorano più di 1300 sviluppatori.

CS101 intro to computational complexity: the Sorting Problem

Il titolo faceva quasi paura. In realtà l’intento di Claudia Hernàndez era di mostrarci come array.sort(), una funzione Javascript che dato in input un array di valori restituisce un array con valori ordinati, come vengono implementati diversi algoritmi nei vari Engine di Javascript (V8 di Chrome, SpiderMonkey di Firefox e Chakra per IE).
È stato interessante scoprire  le performance di ciascun algoritmo e dove è più indicato usarlo.


Ho anche un non certificato d’eccellenza.

 

How much performance can you get out of JavaScript?

Sono convinto che Massimiliano Mantione potrebbe tenere una conferenza da solo. Anzi colgo l’occasione per fare un appello al Grusp: l’anno prossimo #massiconf.
A parte gli scherzi, il suo talk è stato pieno di nozioni e consigli su come scrivere codice Javascript performante. Ci ha fatto vedere, con degli esempi di algoritmi, come con dei semplici accorgimenti si possano avere risultati performanti quanto il C++.

Qui si entra nel dettaglio del funzionamento dell’ottimizzatore  V8 (avendoci lavorato, sa di cosa parla).

Assembler? pfft nessun problema.

Concludo il post facendo i complimenti al Grusp  per l’ottimo lavoro svolto e a tutti quelli che si sono impegnati per la riuscita di questa conferenza.

 

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