SEO copywriting: come scrivere un articolo seo (senza risultare falsi)

Perché parlare di seo copywriting senza risultare falsi?
Perché spesso (ma sempre meno per fortuna) alcuni dimenticano che i lettori hanno anche un cervello. Ovvero: va bene scrivere in ottica seo, ma bisogna dare agli articoli anche una sostanza. Bisogna pensare non solo a Google, ma anche e soprattutto al lettore.

Scrivere per essere trovati

Prima di tutto facciamo un passo indietro. La Seo serve a posizionare un sito sui motori di ricerca e si compone di diverse tecniche: il seo copywriting è solo una di queste. Si tratta in sostanza di scrivere testi in modo ottimizzato da un punto di vista seo, affinché si posizionino per la keyword scelta.

Se una volta era “facile” far posizionare articoli e testi per determinate keyword, oggi la situazione è diversa: oggi prima di scrivere testi ottimizzati bisogna avere prima una precisa e solida strategia alle spalle.

Difatti tutta l’attenzione dei motori di ricerca (e dei lettori) si concentra sul contenuto del nostro articolo, che deve essere di qualità. Chi scrive deve produrre dei testi pensando prima di tutto al lettore, che vuole leggere contenuti utili ed interessanti. Più che di testi infatti si parla di articoli scritti in ottica seo: questi devono essere più simili all’articolo di un magazine che ad una descrizione piatta e senz’anima di un manuale d’istruzioni.

In secondo luogo il seo copywriting è solo una delle carte della strategia di web marketing: prima di scrivere infatti bisogna aver chiaro gli argomenti di cui scrivere e le keyword da utilizzare, da scegliere con attenzione a seconda del settore.

Di seguito, ecco 10 consigli da seguire quando si sta per scrivere un articolo.

Come scrivere un articolo in ottica seo?

1. L’argomento

La prima cosa da fare è la scelta dell’argomento: di cosa possiamo scrivere? La risposta dipende da mille e più fattori.
Tuttavia, prima di tutto dipenderà dal settore del sito/eCommerce: ad esempio se si vendono vestiti, sicuramente si dovrà far riferimento alla stagionalità della moda, se si vendono servizi bisognerà far leva sul bisogno conoscitivo dell’utente. Un altro elemento di cui tener conto è l’utilità: l’articolo deve essere utile per l’utente, deve contenere informazioni di cui ha bisogno come idee regalo, consigli d’utilizzo, dettagli di cui non era a conoscenza. Per organizzare meglio gli argomenti di cui parlare a monte dovrebbe essere redatto un piano editoriale, strumento utile e prezioso per pianificare gli articoli nel tempo.

2. Ricerca Keyword

Una volta scelto l’argomento bisogna selezionare le keyword pertinenti utilizzando gli strumenti adatti: in ET utilizziamo diversi strumenti, tra cui Seozoom, molto comodo ed utile sotto diversi aspetti, anche dal punto di vista strettamente editoriale. La ricerca keyword è un lavoro che di solito fa il Seo: quando scrivo solitamente è lui a fornirmi le keyword macroscopiche da sviluppare nel tempo, quelle da sviluppare e quelle da potenziare.

3. Il titolo

Il titolo è una delle parti più importanti dell’articolo: è quello che dovrà attirare l’attenzione dell’utente e spingerlo a cliccare. Deve contenere la keyword principale e deve essere accattivante e onesto: deve rivelare fin da subito l’argomento del nostro articolo. Altrimenti? Altrimenti il nostro utente se ne andrà immediatamente. Il click-baiting non deve essere il nostro obiettivo. L’articolo serve a mostrare all’utente la qualità del nostro lavoro, deve tenerli sul sito e non farli scappare.

4. La scrittura: come si scrive un articolo?

È giunto il momento di scrivere: da che parte iniziare? Ecco alcune regole:

  • L’introduzione: è una parte fondamentale. Qui bisogna inserire la keyword principale ed esplicitare l’argomento dell’articolo, una sorta di anteprima per i lettori.
  • Paragrafi e sottotitoli: suddividere il testo in paragrafi aiuta voi nella scrittura (è una sorta di scaletta mentale) e agevola la lettura. Scegliete l’argomento, smembratelo in maniera logica in più paragrafi e scrivete.
  • La formattazione: per aiutare la lettura, utilizzate grassetti e corsivi. Aiutano a focalizzare l’attenzione del lettore e in più sono un segnale per i motori di ricerca: meglio infatti se a fruire della formattazione sono le keyword, ma ricordate che dietro agli schermi ci sono delle persone.
  • Lunghezza: dipende dal contenuto. Facendo una stima consiglio sempre almeno 500 parole, se si vuole scrivere un articolo che si possa posizionare. Non è una misura fissa: è il numero minimo di parole per scrivere un articolo informativo dal senso compiuto. Un articolo in cui ci sia un’introduzione, uno sviluppo e una conclusione. Quando si scrive di un argomento e si vogliono dire determinate cose, una volta dette tutte sarà quella la lunghezza giusta. Se avete detto tutto quello che dovevate dire non bisogna aggiungere del testo tanto per scrivere un articolo “lungo”.
  • Come scrivere? Quando scrivete siate chiari, naturali, immediati. Non utilizzate perifrasi complesse per dire un semplice concetto. Il lettore ha trovato il vostro articolo perché stava cercando qualcosa, dategli l’informazione che cercava, in modo chiaro.
  • Keyword: devono essere inserite nel titolo, nel paragrafo introduttivo, nei sottotitoli, nella conclusione. È una regola da seguire sempre? Dipende: la prima regola da seguire è scrivere in maniera naturale. Perciò se la keyword è pertinente nella vostra frase inseritela, ma non abusatene, piuttosto usate dei sinonimi.

5. Le immagini

Tutte le immagini dell’articolo devono essere ottimizzate: devono avere la parola chiave nel nome del file prima di tutto. E poi bisogna inserire title e alt pertinenti: questi piccoli accorgimenti miglioreranno il posizionamento anche in google immagini. Infine, una cosa banale ma purtroppo non scontata: assicurarsi sempre del copyright sulle immagini utilizzate. Utilizzare le immagini trovate su Google immagini senza accertarsi che questo sia permesso è segno di poca professionalità, oltre che perseguibile penalmente.

6. I Link

Inserire link pertinenti a fonti autorevoli aiuterà il vostro lettore ad approfondire un argomento. In più sono un segnale anche per Google: gli state dicendo che c’è una relazione tra l’argomento del vostro sito e quello linkato.

Da non dimenticare i link interni: oltre ad essere utili per gli utenti, aiutano l’indicizzazione su google e veicolano traffico in altre parti del sito.

7. Scelta del Title, Meta, Url

Il title nel 90% dei casi è uguale al titolo dell’articolo. L’unica accortezza da tener presente è che deve essere al massimo di 70 caratteri.

La meta description invece non deve superare i 156 caratteri e deve contenere un mini riassunto dell’articolo, keyword compresa.

Anche l’url deve essere chiaro, diretto e contenere la parola chiave: come il resto dell’articolo.

8. Pubblicazione

Una volta terminato l’articolo non resta che rileggere, inserire i link, ottimizzare tutte le immagini e pubblicare.

9. Mantenimento

Una volta pubblicato un articolo, il lavoro è finito? No. Ogni tanto è bene controllare i contenuti, specialmente i link, che nel frattempo potrebbero essersi trasformati in tanti 404. Inoltre se nel frattempo è uscita qualche news interessante relativa all’argomento, perché non inserirla? Oppure, se l’articolo si è posizionato, perché non sfruttare questo fattore per “aiutare” altri articoli?

10. Articoli di qualità

Al di là dell’aspetto tecnico, come l’ottimizzazione corretta dell’articolo, quello che conta più di tutto è sempre il contenuto. Senza un contenuto interessante, scritto in modo chiaro e che sia in linea con quanto ricercato dal lettore, si può ottimizzare fin dove si vuole ma il lettore si stuferà ben prima se ritiene l’articolo ingannevole, noioso o inutile. La qualità premia sempre e alla lunga i risultati si vedono.

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